Ciao Mondo 3!

copertinaQuest'oggi AMD ha lanciato ufficialmente sul mercato la nuova generazioni di APU aventi nome in codice Kaveri. Tre sono i modelli al debutto: A10-7850K, A10-7700K e A8-7600. Tutti con un'importante novità: l'HSA!

 

 

 

 

 

 

Secondo una ricerca effettuata dal ricercatore Jon Peddie il mercato delle APU è cambiato drasticamente negli ultimi due anni andando a occupare la quasi totalità delle soluzioni proposte sul mercato dei Personal Computer, siano essi desktop o notebook.

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Dal grafico notiamo infatti come a partire dal 2011 l'offerta di sistemi aventi APU al loro interno è cresciuta a dismisura lasciando poco spazio alle soluzioni CPU-based.

Questo aumento vertiginoso è stato registrato altresì da AMD che nel giro di un anno ha visto ingigantire il proprio volume di spedizioni per quanto riguarda le soluzioni desktop.

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AMD negli ultimi anni ha puntato molto su questo mercato, investendo sulle APU e proponendo ai propri clienti soluzioni sempre più aggiornate e quasi sempre più "potenti".

Siamo passati infatti dalle prime soluzioni avente nome in codice "Llano", per arrivare a "Richland", passando per "Trinity".

Quest'oggi è giunto il momento di presentarvi "Kaveri" in versione desktop, la nuova frontiera delle APU dotate di CPU e GPU "nello stesso pezzo di silicio".


AMD KAVERI: le novità, HSA

Andiamo a vedere insieme quali sono le principali novità che Kaveri si porta in dote.

Sicuramente l'aspetto principale intorno al quale tutto ruota è l'implementazione del sistema HSA o Heterogeneous System Architecture.

Sin da quando sono stati creati i computer, questi hanno posseduto al loro interno le CPU o Central Processing Unit, atte all'elaborazione di determinati processi, scritti appositamente per loro.

Fino a qualche decennio fa, tutto questo non creava nessun problema agli sviluppatori i quali dovendo scrivere software e istruzioni solo per le CPU senza compiere salti mortali.

Negli ultimi 20 anni, appunto, le cose sono cambiate in quanto abbiamo visto il crescere esponenziale di processi destinati ad altri comparti hardware, in particolare alla GPU, inizialmente designate allo sfruttamento del calcolo in parallelo che queste ci consentono.

Con il passare del tempo e con l'utilizzo di applicativi general purpose le GPU son diventate sempre più potenti e onerose in termini di energia elettrica.

Questa diversificazione tra GPU e CPU e i rispettivi processi comporta una noia non indifferente per gli sviluppatori, i quali devono diversificare il proprio codice in base all'hardware per cui è indicato il processo e dovendo continuamente far convivere e collaborare dati elaborati da una o dall'altra unità.

Il problema principale sta nel fatto che CPU e GPU hanno una gestione separata della memoria e i processi vengono indirizzati ad una o all'altra a seconda di chi deve processarlo.

Questo si traduce in una mancata efficienza di elaborazione dei dati e latenza nella gestione degli stessi in quanto se determinati dati elaborati dalla GPU dovessero servire alla CPU questi dovrebbero essere richiamati da quest'ultima, copiati in cache, utilizzati e flushati dalla cache stessa dopo esser stati rimandati al mittente; tutte queste operazioni devono essere fatte in maniera esplicita dal programmatore.

Questo determina, inoltre, una gestione separata degli scheduling dei processi.

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L'introduzione dell'HSA cancella finalmente queste barriere permettendo a GPU e CPU di condividere realmente la memoria disponibile e permettere agli sviluppatori di far riferimento ad un singolo indirizzo di memoria, indipendentemente dal fatto che sia la CPU o la GPU a processare i dati contenuti all'interno dell'indirizzo di memoria specificato.

Questo si traduce in un "allargamento" della memoria disponibile da parte della GPU; infatti se il nostro PC è dotato, ad esempio, di 32GB di RAM, la GPU potrà usufruire dell'intero spazio.

Dunque CPU e GPU condividono la stessa memoria e gli stessi indirizzi, ma chi decide se i dati all'interno devono esser utilizzati dalla CPU o dalla GPU? gli sviluppatori?
La risposta è no; tale decisione spetta all'hUMA (Heterogeneous Uniform Memory Access) il quale, per l'appunto, gestisce l'accesso alla memoria sia da parte della CPU, sia da parte della GPU.
Questo permette ad un processo di poter accedere in maniera diretta alla risorsa più adeguata eliminando le priorità della CPU.

Questa tecnologia è stata sviluppata non solo da AMD ma da numerose aziende che hanno creato la "HSA Foundation" con lo scopo di creare un'architettura standard rivolta ai processi eterogenei; tra le aziende facenti parte della fondazione troviamo AMD, ARM, Qualcomm, Samsung, Mediatek, Texas Instruments, Imagination ed altre.

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AMD KAVERI: le novità, COMPUTE CORE, GFLOP e prestazioni

 

Con l'introduzione della tecnologia HSA AMD ha deciso di cambiare la nomenclatura con la quale indicare il numero di core integrati all'interno delle proprie soluzioni.

Non parliamo pià quindi di CPU core e Stream Processor per quanto riguarda la GPU, parliamo piuttosto di Compute Core.

Il numero dei Compute Core è dunque pari ad un massimo di 12 nel modello di punta, l'A10-7850K, valore raggiunto indicando i 4 core della CPU e gli 8 GNC GPU core (512 stream processor), per un totale di 856 GFLOP (contro i 779 di Richland).

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Grazie alle nuove CPU della famiglia Steamroller AMD registra un incremento del 20% circa dell'IPC (Inter-Process Communication) mentre per quanto riguarda il comparto grafico, gestito da una Radeon R7 con completo supporto a Mantle, l'incremento registrato dall'azienda è addirittura del 50%.

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Riportiamo inoltre l'eccezionale incremento prestazionale dichiarato dall'azienda nell'utilizzo del videogioco Battlefield 4 dove l'APU A10-7850K dotato di supporto Mantle affiancato da una R9 290X ha fatto registrare un valore superiore del 45% rispetto all'utilizzo della medesima configurazione ma con supporto DirectX.

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Per concludere la carrellata delle novità citiamo l'utilizzo della tecnologia audio AMD True Audio.

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AMD KAVERI: le APU introdotte

 

Dopo aver mostrato le varie tecnologie e novità racchiuse all'interno delle nuove APU lanciate da AMD è giunto il momento di citarne i modelli.

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Al momento sono stati lanciati solamente alcuni modelli per le piattaforme desktop basate sul classico socket FM2+.

Partiamo dal top di gamma A10-7850K dotato di 4 CPU Core e 8 GPU GCN Core per un totale di 12 Compute Core, di cui 512 stream processor (GCN) facenti parte della Radeon R7 destinata al comparto grafico operante a 720MHz.

Questa soluzione opera ad una frequenza di 3.7GHz (4GHz in TurboCore) ed è dotata di 4MB di cache di secondo livello e di TDP pari a 95W massimi.

La lettera "K" contenuta nel nome ci fa pensare che il moltiplicatore della CPU sia sbloccato permettendo all'utente di poter agire in maniera semplice sulla frequenza operativa di tale prodotto.
Il prezzo ufficiale di lancio dell'AMD A10-7850K è di 169,90€.

 

Secondo in ordine di potenza, troviamo l'AMD Kaveri A10-7700K dotato anch'esso di 4 CPU core + 6 GPU GCN core per un totale di 10 Compute Core e 384 stream processor destinati alla Radeon R7 operante alla frequenza di 720MHz, ad un prezzo di 149,90€.

La frequenza in questo caso è pari a 3.4GHz (3.8GHz in TurboCore) mentre la cache L2 rimane di 4MB.

Anche in questo caso il TDP è configurabile e raggiunge un massimo di 95W.

In ultimo luogo vi è l'A8-7600 che differisce dal modello precedente per una frequenza base di appena 100MHz inferiore, un TDP ottimizzato a 65W ed un prezzo pari a 119,90€, che si rivela molto allettante.

La mancanza della lettera "k", in questo caso, ci suggerisce che questo modello è provvisto di moltiplicatore bloccato il che rende più difficile la vita agli overclocker.

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In ultimo luogo facciamo presente che l'azienda ha lanciato il bundle dei propri prodotti A10-7850K e A10-7700K insieme al gioco Battlefield 4.

 

Dopo aver fatto il punto della situazione sulle nuove APU Kaveri non ci resta che consigliarvi di rimanere sintonizzati sul nostro portale per ulteriori news e per eventuali test di questa nuova e promettente piattaforma.

Ciardiello Angelo

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