X-Frame, assemblaggio e cablaggio
In questo paragrafo analizzeremo velocemente il montaggio di un sistema Intel, ed il conseguente cablaggio posteriore ed anteriore. Anche per gli utenti poco esperti la procedura è molto facile: per prima cosa dovrete montare l’alimentatore alla base del cabinet, facendo attenzione a passare il connettore di alimentazione supplementare della scheda madre, da 4/8 pin direttamente sopra la VGA. Date le dimensioni ridotte, difficilmente saranno necessarie delle prolunghe per il connettore CPU 4+4 pin e per il connettore della scheda madre, ma ne consigliamo sempre l’adozione. Fatto questo consigliamo l’installazione dei dischi rigidi, facendo attenzione a posizionarli in serie nei cage predisposti a scorrimento. In seguito sarà necessario montare il lettore ottico/fan controller: dovrete togliere una mascherina frontale, una procedura davvero immediata, che è possibile visionare nei capitoli precedenti.
Fatto questo, e bloccato il lettore tramite viteria laterale si passa all’installazione della scheda madre. Se si possiede un dissipatore Intel, tramite il solito sistema Push-Pin, sarà possibile installarlo successivamente, altrimenti se volete potete già procedere ad installare il backplate del dissipatore della CPU, facendo attenzione a stendere un sottile velo di pasta termica alla base della CPU stessa. In sostanza, se la vostra scheda madre non è mini-ITX, dovrete prima montare i distanziatori nei fori per il formato ATX, serrarli molto bene – consigliamo una pinza larga 1cm durante quest’operazione, su ogni cabinet – e poi apporre la scheda madre, serrandola con le viti fornite nella confezione. Se avete un dissipatore aftermarket potete utilizzare il foro posteriore, che è molto pratico e vi aiuterà non poco all’atto della procedura. Dopo aver montato il dissipatore sulla scheda madre, sarà necessario montare la scheda video, le RAM ed infine procedere all’assemblaggio dei cavi di connessione del cabinet alla scheda madre. Per fare un lavoro pulito consigliamo l’utilizzo delle fascette restringenti fornite in bundle.
Cablaggio
Questo paragrafo sarà la nota dolente della recensione, purtroppo. Il cabinet presenta un cablaggio alquanto discutibile, soprattutto nella parte posteriore dove non sono presenti dei sistemi di aggancio dei cavi, né punti di supporto e quindi i cavi tendono a cadere verso il basso. Sebbene siano presenti moduli hot-swap, praticissimi e molto funzionali, la facilità che queste soluzioni comportano all’atto dell’assemblaggio viene condizionata fortemente dall’assenza di sistemi di controllo del cable routing posteriore. Qualche immagine vale più di mille parole:
C’è da dire che la parte posteriore però permette un cablaggio discreto anche se avremmo apprezzato uno spessore laterale sinistro maggiore, sui 175mm minimo. Lo spessore è leggermente maggiore rispetto allo standard ma non per via di una predisposizione stock bensì di una collocazione delle paratie sul momento, adattando la lunghezza delle barre di sostegno trasversali, che si possono regolare, anche se non è previsto sul manuale. Potrebbe succedere che ci sia una collisione delle scudature superiori delle heatpipes con dissipatori alti 163-165mm, vi mostriamo una fotografia di un modello certamente non impegnativo, il TRUE SPIRIT 120:
Vi mostriamo anche delle fotografie dell’installazione del dissipatore attorno alla scheda madre, ed un particolare dell’SSD utilizzato:
Qui potete notare un particolare relativo alla compatibilità con lo standard E-ATX; sebbene non sia menzionato, è teoricamente possibile installare schede madri del genere, a patto che non ci siano connettori prossimi al bordo, dissipatori passivi avanzati o condensatori sporgenti:
Nella parte laterale sinistra è possibile ottenere un buon cablaggio:
Qui invece la paratia destra, posteriore:
Dettagli secondari