Conclusioni
Prestazioni |
I test della reattività mostrano una costante scia per qualunque valore dell’overdrive e il lag è eccessivo: con game occasionali e lenti può andare bene. Per essere un monitor TN da 1ms ci si aspetta di più. |
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Qualità |
La fedeltà di fabbrica è insufficiente e non è granché neanche dopo la calibrazione. Il gamma, la temperatura e il contrasto invece sono nella media. L’uniformità del nostro esemplare lascia a desiderare. La struttura è solida, ma è un po’ old-style. |
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Ergonomia |
È l'unico punto dove l’AOC U2868PQU se la cava un po’ meglio. Sono presenti i quattro ingressi video più usati e quatto porte USB (di cui due USB 3.0). Buone rimangono le regolazioni fisiche. Magari era meglio mettere dei tasti fisici per il menù OSD. |
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Prezzo |
Online il prezzo è di circa 450 euro. È tra i più bassi, ma in rapporto al contorno e a quello che il monitor offre, è in realtà alto. |
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Complessivo |
Forse il titolo ha “spoilerato” un po’ il risultato, ma l’AOC U2868PQU praticamente non convince in nessun campo. È vero, la risoluzione elevatissima è un pregio innegabile, ma non è supportata da null’altro. Con quattro ingressi video, ad esempio, la modalità PbP supporta comunque solo due sorgenti simultanee, limitando così la potenzialità di avere un pannello 4K. Chi utilizza più di due ingressi video? Si tratterà di una manciata di utenti, ma se si ha spazio per quattro ingressi Full HD, magari è una funzionalità che avrebbe fatto comodo integrare. I comandi touch sono o troppo o poco sensibili; la regolazione è a volte difficoltosa e al buio si va alla cieca. Perlomeno c’è il software i-Menù con il quale si potrà interagire e by-passare il problema. La fedeltà di fabbrica è inaccurata e la calibrazione non fa miracoli; chi lavora in ambiente grafico non deve neanche pensare di prendere in considerazione un monitor TN e questo non fa eccezione, anzi.
L’uniformità scadente del nostro esemplare compromette una buona godibilità di visione per i film. Lato gaming non dà comunque buone impressioni, nonostante il valore di 1ms del tempo di risposta; i più scettici si convinceranno che il solo valore numerico fornito sulla carta conta quanto quello del contrasto dinamico. Non siamo magari ai livelli dei primi monitor LCD, e si può giocare tranquillamente a game che non siano frenetici come gli FPS o i game di azione, ma l’overdrive non ha un buon comportamento e come visto nei test eseguiti, l’effetto ghosting è sempre presente.
Trovare monitor recenti con funzionamento PWM della retroilluminazione a LED è sempre più difficile, per fortuna. L’AOC U2868PQU sfrutta ancora questo metodo e non ha dunque la features flicker-free. Il design è prettamente da ufficio e le cornici spesse lo fanno sembrare più grande di quello che è. La struttura però è molto stabile e l’ergonomia è soddisfacente, con buone regolazioni.
L’AOC U2868PQU può essere acquistato al prezzo di circa 450 euro, che come anticipato in prima pagina, si inserisce tra i monitor più economici della sua tipologia; Samsung con il suo U28D590D riesce a proporre il monitor 28" 4K a prezzi un poco più contenuti, ma perde le regolazioni ergonomiche. Le prestazioni dell'AOC sono però lacunose ovunque e il costo non è poi così contenuto; il tutto si traduce in un rapporto qualità / prezzo piuttosto basso. Se ci chiedete se vale la pena spendere circa 100 euro in più per guardare monitor da 27" con pannello IPS (prodotti comparabili all'ASUS PB279Q), la risposta non è "sì", ma "decisamente sì".
Pro
- tanto spazio da poter gestire (4K)
- ergonomia
- struttura solida (anche se bruttina)
Contro
- lag elevato
- fedeltà cromatica
- uniformità
- non è flicker-free
- regolazioni OSD scomode (specialmente al buio)
- rapporto qualità/prezzo
Si ringrazia AOC per il sample fornito.
Andrea Fanfani
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