Creazione del profilo colore
Prima di procedere alla calibrazione della modalità Standard, abbiamo valutato quale dei cinque preset di Gamma disponibili, restituiva il valore più vicino a quello di riferimento, ovvero 2,20.
La relazione che lega il valore della luminanza dell'input digitale, in Volt, e la luminanza restituita dallo schermo, in cd/m2, è di tipo esponenziale. Quando l'esponente gamma assume il valore di 2,2, la curva generata dalla formua esponenziale è più simile a quella ideale. Per la calibrazione abbiamo quindi optato per la modalità Gamma2.
Impostando come parametri ottimali una luminosità di 120 cd/m2 e gamma di 2,20, riportiamo di seguito i risultati restituiti dal monitor nella situazione precedente e successiva alla calibrazione. Con il valore della luminosità impostata al massimo, la sonda rileva un’intensità di circa 367 cd/m2, poco più di quanto dichiarato, e l’abbiamo portato subito al valore minimo.
Per ottenere tali valori sono stati impostati i seguenti setting nel menù OSD:
La luminosità del nero rimane un poco elevata e il valore del contrasto risulta di conseguenza un po’ basso, ma non particolarmente negativo considerando la natura del pannello.
Con queste impostazioni e con il profilo colorimetrico creato dalla sonda Datacolor Spyder4, il BenQ XL2420T è stato in grado di ricoprire il 96% dello spazio colore sRGB e il 75% di quello AdobeRGB.
Per quanto riguarda la fedeltà cromatica, il monitor fa registrare, come valore del Delta-E, una media di 2. Il numero indica la distanza tra la riproduzione di una tonalità data dal monitor e quella esatta. Potremmo riassumere una scala di giudizio secondo quanto segue:
- Delta-E < 1 il risultato è eccellente;
- Delta-E < 2 il risultato è buono;
- Delta-E < 3 il risultato è sufficiente;
- Delta-E > 3 la riproduzione è inaccurata.